martedì 15 settembre 2015

PUTIN: LA RUSSIA CONTINUERÀ AD OFFRIRE AIUTO TECNICO-MILITARE A DAMASCO NELLA LOTTA CONTRO L’ISIS




“Sosteniamo il governo siriano nella lotta contro l'aggressione terroristica, lo assistiamo e continueremo a fornirgli la necessaria assistenza tecnico-militare. (...) Ci vuole un'ampia colazione per resistere ai terroristi. (...) Se la Russia non avesse appoggiato la Siria, la situazione nel paese sarebbe stata peggiore che in Libia e il flusso dei profughi sarebbe stato ancora più grande", ha detto il leader russo. (Nella foto: Putin al vertice di oggi a Dushanbe insieme a Lavrov). 
***
Dushanbe, 15 settembre/TASS/. La Russia continuerà a fornire assistenza tecnico-militare a Damasco nella lotta contro i terroristi dello Stato Islamico, ha detto quest’oggi il presidente Vladimir Putin al vertice dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva in corso a Dushanbe, Tagikistan. 
"Vorrei affermare che sosteniamo il governo siriano nella lotta contro l'aggressione terroristica, lo assistiamo e continueremo a fornirgli la necessaria assistenza tecnico-militare", ha detto il leader russo.
Putin ha esortato gli altri paesi ad unirsi a Mosca in quest’azione. "E’ evidente che senza una partecipazione attiva delle autorità siriane e delle forze armate, senza la partecipazione dell'esercito siriano all'interno del territorio, come dicono i militari, nella lotta contro Stato Islamico, i terroristi non possono essere espulsi da quel paese e dalla regione nel suo complesso, il multinazionale e multiconfessionale popolo siriano non può essere protetto contro la distruzione, la riduzione in schiavitù e la barbarie". 
"La Russia, come saprete, ha sollecitato la creazione di un'ampia coalizione per resistere contro gli estremisti. Questa coalizione dovrebbe unire tutti coloro che sono disposti a dare un vero e proprio contributo alla lotta contro il terrorismo insieme a coloro che stanno già dando questo contributo", ha detto Putin.
Il presidente ha invitato la comunità internazionale a mettere da parte le ambizioni geopolitiche e i doppi standard e ad unire le forze per combattere la minaccia del terrorismo.
"Dobbiamo mettere da parte le ambizioni geopolitiche e abbandonare i cosiddetti doppi standard, così come la politica di usare - sia direttamente che indirettamente - taluni gruppi terroristici per realizzare i propri obiettivi opportunisti, compreso il cambio dei governi e dei regimi indesiderati a qualcuno", ha detto Putin al vertice. 
Putin ha descritto la situazione attuale in Siria, Iraq e nell'intera regione del Medio Oriente come "molto grave", notando che i militanti dello Stato Islamico controllano ampie fasce di territorio e stanno avanzando in altre zone.
"I terroristi sostengono pubblicamente di aver messo gli occhi su La Mecca, Medina e Gerusalemme. Stanno progettando di espandere le loro attività in Europa, Russia, centro e sud-est asiatico", ha detto.
Il presidente ha espresso preoccupazione per il fatto che lo Stato Islamico continui ad indottrinare ideologicamente e addestrare combattenti provenienti da molti paesi del mondo, tra cui, purtroppo, “i paesi europei e la Russia, e molte altre ex repubbliche sovietiche".
"Elementare buon senso e la responsabilità per la sicurezza globale e regionale richiedono sforzi concertati della comunità internazionale contro questa minaccia", ha aggiunto Putin.
PUTIN RIFIUTA I TENTATIVI DI INCOLPARE LA RUSSIA PER IL FLUSSO DEI PROFUGHI SIRIANI
Vladimir Putin ha respinto i tentativi di scaricare la colpa sulla Russia per il flusso di profughi dalla Siria verso l'Europa.
"Vediamo dei tentativi, oggi, di gettare la colpa sulla Russia per questo problema, per la sua nascita", ha detto Putin. "Loro sostengono che il problema dei rifugiati è emerso a causa del supporto della Russia alle legittime autorità in Siria", ha affermato.
Il leader russo ha sottolineato che "nessuno riuscirà a scaricare il barile”.
Putin ha detto che le persone sono in fuga dalla Siria prima di tutto a causa di combattimenti che vengono "imposti in misura significativa dal di fuori", e anche dalle atrocità dei terroristi. “Se la Russia non avesse appoggiato la Siria, la situazione nel paese sarebbe stata peggiore che in Libia e il flusso dei profughi sarebbe stato ancora più grande", ha detto il leader russo.
Putin ha anche sottolineato che "il sostegno al legittimo governo della Siria non è alcun modo legato al flusso di rifugiati da paesi come Libia, Yemen, Afghanistan, Iraq e altri".
"Noi non abbiamo destabilizzato la situazione in questi paesi. Noi non vi distruggiamo e non vi abbiamo distrutto le istituzioni statali, creando vuoti di potere, che sono stati subito riempiti con i terroristi", ha detto.
LA SITUAZIONE IN AFGANISTAN SI STA DEGRADANDO CON L’ESPANSIONE DELL’ISIS
Secondo il presidente russo, la situazione in Afghanistan si sta degradando mentre l’ISIS si sta espandendo. 
"Purtroppo, con il ritiro di alcuni contingenti militari stranieri la situazione in quel paese si sta degradando. Il rischio della penetrazione di gruppi terroristici ed estremisti nei paesi limitrofi all'Afghanistan è cresciuto. La minaccia è in forte aumento, perché accanto alle organizzazioni già note, il cosiddetto Stato islamico sta diffondendo la sua influenza nel territorio afghano. La scala delle attività di questa organizzazione è andata ben oltre ai confini di Siria e Iraq", ha detto Putin.
I terroristi gettano interi popoli nel caos e nella povertà, ha ricordato il presidente.
Traduzione del Vladimir Putin Italian Fan Club