martedì 22 settembre 2015

PUTIN ALL'ONU





Cresce l’attesa per il discorso che Vladimir Putin terrà lunedì prossimo, 28 settembre, alla 70esima sessione dell'Assemblea generale dell’ONU. Il discorso del presidente toccherà gli aspetti chiave dell'agenda internazionale, incluse le questioni relative alla lotta comune contro il terrorismo. Il discorso del presidente si preannuncia “storico” e gravido di significati. L’ultimo intervento di Putin all’Assemblea dell’ONU risale a più di dieci anni fa, al 15 settembre 2005, per la 60esima sessione. Anche allora, una parte di quell’intervento fu dedicato alla minaccia del terrorismo e alla necessità di una lotta comune contro di esso. Ne riportiamo una parte significativa qui di seguito (Nella foto: Putin durante l’intervento all’ONU del 2005). 

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PRESIDENTE VLADIMIR PUTIN: “Gentili capi di stato e di governo, gentile Segretario Generale, Signore e Signori. Sei decenni del destino del mondo sono indissolubilmente legati all'attività delle Nazioni Unite. Le Nazioni Unite risalgono alla fine della seconda guerra mondiale e sono uno dei simboli più eloquenti della vittoria sul nazismo.
Ricordiamo come la fede in quegli ideali come la libertà e l'umanesimo unirono i popoli del mondo in una lotta comune. La creazione delle Nazioni Unite è stata la chiara manifestazione dell'umanità civilizzata che nuove guerre distruttive, e le ideologie barbare che predicano violenza, aggressione e superiorità razziale, non devono essere consentite. (...)
E’ solo sulla base di un ampio consenso che si può ulteriormente rafforzare l'autorità e la legittimità delle Nazioni Unite, e la sua capacità di rispondere in modo più efficace alle sfide del 21° secolo.
Sono convinto che il terrorismo rappresenti oggi il principale pericolo per i diritti e la libertà dell'uomo, e per il costante progresso degli Stati e dei popoli.
In relazione a questo, le Nazioni Unite e il Consiglio di sicurezza dovrebbero essere la sede per il coordinamento della cooperazione internazionale nella lotta contro il terrore - il successore ideologico del nazismo.
Essi devono anche aiutare a coordinare la risoluzione dei conflitti regionali profondi su cui terroristi e estremisti di ogni genere si riproducono sfruttando il bagaglio storico delle disuguaglianze religiose, etniche e sociali.

Gentili Signore e Signori,
è necessario utilizzare non solo le risorse degli Stati ma, cosa ancor più importante, le grandi opportunità offerte dalla società civile, i mezzi di comunicazione, la cooperazione culturale ed educativa, e il dialogo interconfessionale, per opporsi agli ideologi che predicano uno scontro di civiltà e l’aggressione terrorista.
Chi se non l'Onu può assumere questo ruolo di coordinamento e organizzazione? In questo caso potendosi basare sul sostegno di tutti i paesi membri, sulla collaborazione di autorevoli organizzazioni internazionali, e sulle associazioni di integrazione regionale.
La Russia intende aumentare la sua partecipazione sia nella reazione internazionale alle crisi, che nell’assistenza per lo sviluppo e il progresso. L'anno prossimo, nel quadro della presidenza della Russia nel G8, nella CSI, e nel Consiglio d'Europa, noi continueremo a lavorare insieme su questa importante questione.

Gentili Signore e Signori,
in conclusione, vorrei augurare successo al summit. E vorrei augurare all'ONU una più forte influenza e autorità sulla comunità internazionale. Non dimentichiamo che l'Organizzazione appartiene a tutti noi, piuttosto che a uno qualunque di noi. Cerchiamo di avere la saggezza di salvarla per le generazioni future.

Grazie per la vostra attenzione”.

Fonti:

Traduzione del Vladimir Putin Italian Fan Club