domenica 6 settembre 2015

PUTIN E LA CRISI MIGRATORIA



“Ne abbiamo parlato spesso e da tanto tempo. Questa crisi migratoria era assolutamente prevedibile. Se vi ricordate, noi in Russia, il sottoscritto in particolare, ha detto più volte, qualche anno fa, che l’Europa avrebbe dovuto affrontare dei problemi su larga scala se i nostri cosiddetti partner occidentali avessero continuato con la loro politica estera sbagliata, come l’ho sempre chiamata, soprattutto nelle regioni musulmane, in Medio Oriente, nel Nord Africa – una politica che stanno in realtà ancora conducendo.


Che cosa è questa politica? Quella di imporre i loro standard senza prendere in considerazione la storia, la religione, la cultura, vale a dire le caratteristiche nazionali di tali regioni. Questo è, in primo luogo, la politica condotta dai nostri partner americani; l’Europa va ciecamente a rimorchio, ottemperando ai cosiddetti impegni alleati, e ora ne fa le spese più di tutti. 

Sono sorpreso di vedere come alcuni mass-media americani critichino l’Europa per la sua linea troppo dura, come affermano, verso i migranti. Tuttavia, non sono gli Stati Uniti a subire un tale flusso migratorio, è l'Europa invece che - dopo aver ciecamente seguito i comandi provenienti dall’America – è ora la più colpita da questa crisi. 

Non ne parlo per vantare la nostra chiaroveggenza o per stigmatizzare la corta veduta dei nostri partner o per offendere chicchessia. Noi dobbiamo capire che cosa bisogna fare. E che cosa bisogna fare? La risposta è molto semplice: innanzi tutto noi dobbiamo insieme – e lo voglio sottolineare, insieme – lottare contro il terrorismo e l’estremismo di ogni tipo, in anticipo, in quei paesi che sono in difficoltà, per risolvere questo problema, senza aver risolto il quale nessun progresso è possibile”. 

Vladimir Putin, 4 settembre 2015 

(Traduzione del Vladimir V. Putin Italian Fan Club)