Il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato quest’oggi alla commemorazione del centenario del genocidio del popolo armeno al memoriale di Yerevan.
Il presidente ha deposto un fiore in onore delle vittime e ha parlato al pubblico.
Qui di seguito alcuni passaggi significativi del suo intervento:
- "La posizione della Russia è stata e rimane coerente: abbiamo sempre creduto che non ci sono e non ci possono essere giustificazioni per lo sterminio di massa dei popoli”.
- "La comunità mondiale deve fare ogni sforzo affinché i tragici eventi del passato non accadano più, in modo che tutte le nazioni possano vivere in pace e in armonia, senza conoscere l'orrore che deriva dall’istigazione all’animosità religiosa, al nazionalismo aggressivo e alla xenofobia".
- "Gli eventi del 1915 hanno sconvolto il mondo intero. E la Russia l’ha vissuto come un suo proprio dolore. Centinaia di migliaia di armeni inermi e senza casa, milioni di persone, hanno ricevuto riparo sul territorio della Russia e sono stati salvati".
-“La condanna internazionale della violenza contro il popolo armeno furono il risultato dello sforzo diplomatico della Russia”.
- "I rapporti delle nazioni fraterne di Russia e Armenia sono stati sempre caratterizzati da particolare affinità spirituale e da sostegno reciproco. Questo è stato anche il caso durante gli eventi drammatici di 100 anni fa e durante gli anni della Grande Guerra Patriottica, come durante il terremoto distruttivo di Spitak [del 1988]".
- "Oggi piangiamo insieme con il popolo armeno".
(Nelle foto alcune immagini della cerimonia di oggi)
(Traduzione del Vladimir V. Putin Italian Fan Club)